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CL/ Sacripanti: “Stiamo portando in alto il nome di Avellino, ora testa a Capo d’Orlando”

Può dichiararsi soddisfatto coach Sacripanti dopo la vittoria conquistata al Del Mauro contro i croati della Cibona Zagabria. Queste le sue parole nel post partita ai microfoni dei giornalisti in sala stampa:

Siamo riusciti a portare questa vittoria a casa e a mantenere l’intensità alta per 40 minuti, nonostante l’assenza di Cusin: non sappiamo se per la prossima sarà già recuperabile, l’infiammazione deve guarire completamente.  Possiamo dichiararci soddisfatti: stiamo portando il nome di Avellino in alto nel panorama europeo. Non è da poco conto il fatto di aver cambiato ben 6 uomini ed essere riusciti a rimanere fra le prime posizioni, sia in campionato che in Europa, e questo è senza dubbio un grandissimo merito della dirigenza e della società tutta. Vedere la gioia del pubblico nell’assistere ad una partita del genere è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione. 

Non siamo una squadra che può avere tutto, subito ed in maniera perfetta: siamo ancora inesperti, abbiamo qualche problemino sull’uscita dai blocchi, però l’applicazione difensiva, in particolare sul lato debole, sta riuscendo in maniera ottimale. Thomas? Al di là del ruolo, 3 o 4 che sia, in alcuni casi si “esclude” da solo così come altre volte si riaccende da solo. Obasohan deve pulire maggiormente il suo gioco e metterci un po’ più di tecnica: quando toglierà tutto ciò che non serve nel suo gioco, diventerà un giocatore molto importante.

Ci aspettano tre partite che sono veramente molto importanti, perché possono farci ottenere 6 o 0 punti, possiamo arrivare ad essere secondi così come possiamo arrivare ad essere sesti o settimi; per ora ci concentriamo su Capo d’Orlando: ottenere questi 2 punti è fondamentale e contiamo come sempre sull’aiuto e l’entusiasmo del pubblico. Questa è una bella annata e non voglio sentire che nessuno dei miei giocatori venga messo in discussione, dobbiamo godercela fino a fine anno: io sono sereno, perché vedo i miei ragazzi lavorare con grande umiltà e voglia. È inutile recriminare dopo le sconfitte, occorre incoraggiare maggiormente la squadra”.