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LBA – Venezia supera una Trento orgogliosa

I padroni di casa lottano fino alla fine

Venezia supera una Trento orgogliosa che nonostante le assenze pesanti lotta per tutti i quaranta minuti. I lagunari, rimaneggiati come i padroni di casa, sfruttano il roster più lungo per portare a casa due punti preziosi. Risultato finale 81-94.

PRIMO TEMPO

Anticipo di campionato tra l’Aquila Trento e l’Umana Reyer Venezia. Una sfida, come del resto la maggioranza in questo periodo, pesantemente condizionata dalle tante assenze. Problemi seri soprattutto per gli ospitanti privi di Reynolds, Saunders e Bradford. Quintetti di partenza che vedono da una parte Forray, Flaccadori, Mezzanotte, Williams e Caroline, dall’altra Mazzola, Tonut, Bramos, Watt e l’ex Sanders. Il capitano dei trentini sblocca il risultato prima di un break 0-5 ospite che regala il primo vantaggio ai viaggianti. L’Umana, sfruttando una rosa più profonda, prova a scappare fin dai primi minuti ma le due squadre sono sul 21-25 alla prima sospensione. L’Energia Dolomiti fa esordire i giovani 2004 Dell’Anna e Morina per allargare rotazioni ridottissime ed impressiona per la grande resilienza che gli permette di andare all’intervallo lungo praticamente appaiata sul 41-44.

SECONDO TEMPO

La bestia nera di Trento, Michael Bramos, inizia alla grande la ripresa. Il suo quarto canestro da tre punti, su cinque tentativi, porta i suoi avanti sul 43-52 costringendo Molin a fermare la gara. Una sospensione che non ferma gli ospiti, Tonut ed ancora il greco segnano riscrivendo il massimo vantaggio sul +12 (45-57). Jonathan Williams riporta a soli due possessi l’Aquila raggiungendo il suo massimo bottino stagione, 19 punti, già nel terzo periodo. I forfait di Brooks e Daye aprono spazio finalmente ad un positivo Echodas per i lagunari ma ciò che impressiona sono le sette vite di padroni di casa, mai domi. De Raffaele chiama time out dopo il canestro di Conti che porta a soli due punti i locali (66-68). Due triple di Vitali e Sanders favoriscono un nuovo allungo ospite per quella che si rivelerà la spallata decisiva. L’Aquila lotta fino alla fine ma deve alzare bandiera bianca. Terzo successo consecutivo per i veneti tra campionato e coppa.