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EUROBASKETBALL – Real e Barca non si fermano piu’….Milano dopo Teodosic un altro Serbo “accende” il Forum

Dopo la polemica di qualche settimana fa con Teodosic ( che mostra le 4 dita puro riferimento alla finale dello scorso anno) è un altro Serbo ( Guduric) ad infiammare...il Forum

In piena atmosfera Sanremese, vorremmo che qualcuno ascoltasse bene, e capisse il brano che gli inglesi The Rokes presentarono nel 1967: Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere.

Aggiungiamo che bisogna soprattutto saper vincere, e che questa cosa Marko Guduric del Fener non potrà mai impararla, perchè quello che ha fatto ieri sera al Forum va al di là di ogni considerazione e comprension.

L’adrenalina scorre a tutti nelle vene, ma certi show un professionista se li può tranquillamente risparmiare, e bene ha fatto Kyle Hines , sul campo e sui social, a ribadire che serve rispetto in ogni fase del gioco.

Anche perchè il Fener è passato al Forum con pieno merito, tenendo Milano sempre ai margini della partita e obbligando l’Armani ad una gara scialba, dopo che i milanesi erano passati a Belgrado con pieno merito, venendo a capo di una Stella Rossa caparbia e di un ambiente al Pionir che definire poco educato è un eufemismo.

Ma Milano, con tante assenze e con un calendario davvero denso non può certo avere dei rimorsi per questa sconfitta, perchè una battuta a vuoto è più che comprensibile quando si gioca con certi ritmi, e per di più con una squadra come il Fener che è in piena rimonta dopo un inizio complicato.

Ricordiamoci che Sasha Djordjevic è un signor tecnico e che la pattuglia indigena del Fener è di assoluto valore, cosa che in momenti di covid ed infortuni in serie serve sempre.

Di sicuro la corsa playoff si sta scaldando, perchè a ridosso dell’ottavo posto dell’Efes ci sono lo stesso Fener, il Bayern ed il Monaco che sono tutte  ,squadre in serie positiva nell’ultimo periodo.

A proposito di Efes, la squadra della sponda europea del Bosforo è andata ad espugnare Mosca pur senza il suo istrionico coach Ataman in panchina, trovando forse quella continuità di rendimento che le mancava per tornare ai livelli delle due scorse stagioni e per poter difendere fino in fondo il suo titolo.

Chi da due mesi buoni, dal cambio allenatore ha decisamente cambiato marcia ed aspetto è il Monaco, che questa settimana ha espugnato prima Oaka, regolando senza difficoltà i tristi resti di quello che una volta era il Pana, e poi è andato a vincere a Belgrado, su un campo infuocato e coronando una rimonta da meno 20, dopo che già gli era riuscita una simile impresa dal meno 22 col CSKA.

Il Roca Team sembra è un altra cosa rispetto alla squadra balbettante di novembre, e sembra ormai risolta in senso positivo l’evoluzione del gioco di Mike James, che è sempre più integrato anche nei meccanismi difensivi, e questa è una notizia quasi incredibile.

Anche il Bayern di coach Trinchieri sta lentamente tornando ad un livello accettabile, anche se ci sembra difficile che possa tornare la squadra brillante della scorsa stagione , con un rendimento altissimo ed un gioco che aveva impressionato per la sua qualità.

E’ stata invece una settimana a due facce per le squadre della Grande Russia, che comunque sono tutte e tre in zona playoff: per tutte una vittoria ed una sconfitta, per tutte prestazioni alterne.

Il CSKA inizia perdendo al fotofinish contro l’Efes, alla fine di una partita tirata e complicata, illuminata dal career high di Daniel Hackett , e finisce con una facile vittoria contro il modesto Alba Berlino; ma la tendenza dell’ultimo periodo è favorevole all’ex Armata Rossa, che rimane una delle squadre più attrezzate per arrivare fino in fondo.

Doppia trasferta spagnola per lo Zenit, con vittoria senza patemi d’animo a casa del Baskonia, altra nobile decaduta e in piena crisi d’identità, e sconfitta a casa del Real Madrid, senza appello e dopo un solo quarto giocato alla pari coi blancos.

Stessa sorte per Kazan, che subisce prima un trentello a Berlino e poi va ad espugnare Kaunas, la casa di uno Zalgiris in caduta libera e il cui destino riempie di amarezza il cuore di tanti appassionati e di un popolo intero; ma la sensazione è che l’Unics non sia più la squadra leggera e sbarazzina di un mese fa , e che invece ora l’alta classifica inizi a far sentire il peso delle responsabilità da onorare.

Ritorna alla vittoria anche l’Olympiacos, che proprio a casa del Baskonia coglie il primo successo dell’anno; e la notizia finale è che non si ferma la marcia delle due Grandi di Spagna, Barca e Real Madrid.

I catalani regolano Bayern e Pana, restano in scia agli eterni rivali del Real e non danno l’impressione di sprecare forze ed energia; la Casa Blanca continua nella sua marcia inarrestabile, batte due squadre in zona playoff come Olympiacos e Zenit, la prima in rimonta e la seconda in controllo, e rafforza sempre di più l’idea di essere , fatti e numeri alla mano, la prima candidata alle Final Four ed anche a qualcosa di più.

Personalmente, la riteniamo la prima del lotto in virtù di una solidità mentale assolutamente superiore e di un mix terrificante tra veterani di mille battaglie e giovani in ascesa ma che già giocano da veterani.

E personalmente non vorremmo più vedere scene come quella che abbiamo commentato all’inizio di questo articolo, perchè servono fair play, misura ed intelligenza.