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Milano sei forte mentalmente, Barca a gonfie vele, ma il CSKA non molla…

Fener e Pana battute d'arresto, Zalgiris fanalino di coda

La peggiore Milano della stagione riesce incredibilmente a raddrizzare la barca , prossima al naufragio casalingo di fronte ad un Asvel impeccabile nel primo tempo e porta a casa una vittoria che sembrava impossibile in una partita davvero di alta classifica.

Sotto 26 a 40 all’intervallo lungo i milanesi sembravano la copia sbiadita della squadra solida e compatta vista finora: la banda Parker era superiore in tutto, era reattiva, era presente, mentre Milano stava giocando una partita abulica, sempre un giro indietro e senza quello spirito di squadra che l’aveva fin qui contraddistinta.

Ma nel dna delle grandi squadre c’è ben presente la capacità di recuperare anche le situazioni più difficili, in primo luogo perchè si rimane mentalmente attaccati alla partita, e poi perchè dove non arrivano i singoli, arriva la squadra, confezionando un secondo tempo tutto di solidità difensiva e di intensità, fino a che la tripla di Hall, fino ad allora con le mani gelate ha scritto il 73 a 72 finale.

Solidità di squadra: questa è, a nostro modesto parere, l’identità di questa Milano, e da qui discende tutto. Non più la squadra dipendente dai singoli, e dal tiro da tre che poteva essere quella della scorsa stagione, bensì un gruppo solido dove ognuno può e sa essere protagonista anche nelle serate in cui le statistiche personali sono scarse .

Una squadra che mette sul tavolo una dote di concretezza con la quale tutte le avversarie con ambizioni saranno chiamate necessariamente a fare i conti.

Altra vittoria in volata quella del Real sul Fener, 70 a 69, per segnare un ulteriore passo avanti dei madridisti, che fanno dei nervi saldi e dell’esperienza i capisaldi della loro stagione, mentre continua il campionato a fasi alterne del Fener, che sta sicuramente rendendo bel al di sotto delle sue potenzialità, nel quadro di una stagione che si rivela più complessa del previsto.

E per restare in Turchia, l’altra sponda di Istanbul può finalmente muovere la classifica ed abbandonare quota zero vittorie vincendo contro Kazan, ma con un margine abbastanza stretto che testimonia una volta di più quanto sia equilibrata l’Eurolega , e quanto sia difficile questa competizione.

E se finalmente il Bayern di coach Trinchieri festeggia il ritorno in campo di Lucic e la prima vittoria nella sfida di quota zero giocata a Kaunas, è triste vedere lo Zalgiris mesto fanalino di coda, nonostante il cambio di allenatore, forse un pò troppo frettoloso, in una posizione non degna di tanta storia e tanta passione.

Altri che allegri non possono essere sono quelli del Pana, usciti sconfiti anche al cospetto di un Maccabi  che sembra aver imboccato la strada giusta dopo un inizio balbettante.

Chi invece può nonostante tutto il carico di problemi ed infortuni è il CSKA, che supera un sempre positivo Olympacos mettendo in vetrina un super Clyburn e facendo debuttare il nuovo ed atteso acquisto Kenneth Fariad, per gli amici Manimal, lungo di solida carriera NBA, in attesa che i suoi infortunati possano rientrare: è pesante dover giocare senza Milutinov, Shengelia e Grigonis e comunque riuscire a vincere. Inutile dire che i moscoviti sono tra le più serie ed attrezzate candidate ad arrivare fino in fondo, e l’impressione che la squadra di Itoudis sta fornendo è quella di un team in grado di reggere ad ogni sollecitazione.

La sorpresa di giornata arriva da Belgrado, dove l’Alba Berlino espugna il campo della Stella Rossa, in una inversione di ruoli abbastanza singolare dato che i tedeschi stavano disputando un campionato abbastanza anonimo, senza particolari acuti, mentre i serbi hanno fin qui fornito diverse buone prove: il ragionamento che si deve fare, comune a molte altre situazioni, è che un campionato difficile come l’Eurolega , sommato agli impegni nei vari campionati nazionali richiede uno sforzo importante a livello psicofisico e può determinare improvvisi cedimenti, che però nell’arco di una stagione sono fisiologici.

E per restare con questo argomento, nella bella e convincente vittoria del Baskonia sul Monaco abbiamo rilevato due cose:la prima è stata la super prestazione del nostro Fontecchio, che specialmente nel primo tempo ha dominato la partita, e la seconda è proprio la  prova senza mordente dei monegaschi, che per la prima volta in questa Eurolega hanno subito una squadra avversaria senza riuscire a trovare mai il bandolo della matassa per provare a portare a casa la vittoria.

E nell’ultima gara della giornata, agevole ed importante vittoria del Barca che surclassa lo Zenit e resta imbattuto in testa alla classifica, appaiato con l’Armani Milano, e ribadisce una volta di più la sua intenzione di recitare un ruolo importante fino alla fine, quel ruolo che sembra cucito addosso ai catalani, che si confermano ancora una volta squadra profonda e ricca di talento.

E’ molto presto per dirlo, ma Barca e Milano sono sicuramente due realtà solide che , indipendentemente dai risultati contingenti possono ambire davvero ad arrivare lontano, ma il viaggio è lungo e pieno di sorprese, e tutto da vedere.