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BLE Decò Juvecaserta – La Società casertana tra Set cinematografico, ritorno di ‘vecchie glorie’ e il Campionato che incalza!

Nella città della Reggia sono in programma le riprese della 'docuserie' "Scugnizzi per sempre", prodotto dalla Tramp Limited di Attilio de Razza, autori Sante Roperto e Vincenzo Cascone, per la Regia di Gianni Costantino. Presenti anche le "leggende" della storica Juvecaserta: Oscar Schmidt, Georgi Glouckhov, Horacio 'Tato' Lopez e i Coach Boscia Tanjevic e Franco Marcelletti. impegnati a raccontare la Storia dell'unica squadra 'Scudettata' del Sud Italia. Tato Lopez parla ai ragazzi delle Scuole.

Nell’anno in cui il Palamaggiò dei 100 giorni, l’impianto che ha vissuto epiche sfide della storica Juvecaserta fino alla vittoria dell’unico Scudetto del Basket del Sud Italia, passa definitivamente dalla ‘Curatela Falimentare’ ai nuovi padroni (una cordata tra commercianti di mobili e Impresari di spettacoli musicali partenopei), a Caserta nasce una ‘docuserie’ prodotta dalla Tramp Limited con RAI Documentari dal titolo “Scugnizzi per sempre”, dove i protagonisti saranno gli atleti che hanno fatto grande la Juvecaserta e quindi la città di Caserta in Italia e in Europa. Infatti nel capoluogo all’ombra della Reggia sono attive le riprese di molte delle scene che vedono attori proprio coloro che hanno regalato vittorie ma anche sconfitte alla Tifoseria casertana. Voluto fortemente dalla Produzione, è tornato in Italia anche Oscar, acclamatissimo dai supporters casertani, il quale insieme a Nando Gentile, il Presidente dello Scudetto Gianfranco Maggiò, il coach Bogdan Tanjevic, agli Autori, al Regista e al Produttore, ha tenuto una conferenza stampa davanti a circa 60 Giornalisti accorsi anche da fuori regione. Nell’incontro, ripreso in diretta sul portale Gold Web Tv di Gianluca Pota, il cannoniere brasiliano ha raccontato la sua vita di cestista, i lunghi anni a Caserta e tanti aneddoti che hanno divertito non poco i presenti. Così come “storici” sono stati i simpatici aneddoti raccontati dal Presidente Gianfranco Maggiò nei rapporti tra suo padre, il Cavaliere del Lavoro Giovanni e il coach Tanjevic: infatti quando quest’ultimo ogni lunedì, libero da impegni di allenamento, si recava sul cantiere di costruzione del Palamaggiò esternando i suoi forti dubbi al Presidente Giovanni nella rapida costruzione dell’Impianto di ‘Pezza delle Noci’; e  sistematicamente, il ‘Cavaliere del Lavoro’ con il sorriso sulle labbra, diceva a Tanjevic: “Boscja tu pensa a vincere le partite perchè l’Edilizia non è arte tua!

coach Franco Marcelletti

E poi, ospite della BLE Juvecaserta, è arrivato dall’Uruguay anche Horacio ‘Tato’ Lopez, la guardia-ala che giocò nella squadra casertana nel Campionato 1985/86, centrando anche una delle Finali Scudetto perse dalla Juvecaserta contro l’Olimpia Milano.  L’uruguayano grande combattente in campo, dopo aver concluso la sua carriera di giocatore, è diventato un famoso scrittore nella sua Nazione, con importanti successi letterari che parlano dei giovani e meno giovani che spesso e volentieri cadono nelle ‘dipendenze’ da droga, alcool, tabagismo e prostituzione. E Lopez, che negli ultimi anni ha parlato a Convegni e Riunioni inerenti questi importanti temi, in molte città del Sud America, è stato ospite in due storici Istituti scolastici cittadini: il Liceo Classico Giannone e il Liceo Alessandro Manzoni. Nel primo Istituto, dopo i saluti agli ospiti da parte della Dirigente Scolastica Professoressa Marina Campanile, la quale ha sottolineato che che la storia del club bianconero ha rappresentato la «più grande impresa identitaria e di coesione sociale che Caserta abbia avuto», ricordando che il basket e la stessa società casertana è nato all’interno del Liceo Giannone, dove era ubicato il primo campo di allenamento, lo stesso utilizzato anche oggi dagli studenti nelle ore di scienze motorie e dai giovanissimi cestisti del centro minibasket bianconero. Poi ci sono stati gli interventi del Presidente Gianfranco Maggiò e coach Franco Marcelletti, che hanno presentato le doti umane e morali di Tato Lopez; e quest’ultimo che ha parlato agli alunni presenti, delle problematiche legate alle dipendenze ed alle conseguenze che le stesse generano nei giovani e meno giovani, ‘minandone’ gran parte della loro gioventù, della loro vita quotidiana.

La Dirigente scolastica Marina Campanile e il Presidente Gianfranco Maggiò

Nel Liceo Manzoni invece, l’incontro sul tema “Sport e passione oltre ogni immaginabile limite” è stato organizzato dalla Dirigente Scolastica, Professoressa Adele Vairo e dal Presidente della BLE Decò Juvecaserta, Francesco Farinaro. ‘Moderato’ dal giornalista sportivo Alessandro Aita, i due massimi Dirigenti hanno inteso evidenziare l’importanza del confronto con due atleti dal grande spessore umano e culturale oltre che da un’esperienza di vita quanto mai interessante: quali Tato Lopez e Klaudio Ndoja presenti all’incontro . Se la Dirigente scolastica si è soffermata sull’importanza che assume lo sport quale primario strumento di conoscenza e passione nel contesto delle attività del liceo casertano, che ha un rapporto di collaborazione codificato con la Juvecaserta, il Presidente Farinaro ha ricordato una storia, quella della società bianconera, da lui vissuta da bambino, che ha rappresentato una pagina identitaria della città di Caserta, e non solo, ma soprattutto ha insegnato alle generazioni si quei tempi il senso di responsabilità, il prendersi carico delle situazioni difficili e portarle avanti. Klaudio Ndoja, attuale cestista della squadra bianconera, partendo dalla sua esperienza di emigrante, ha sottolineato il ruolo che può svolgere lo sport nella realtà attuale soprattutto se c’è passione perché, riferendosi ad un concetto espresso dal famoso Allenatore di Calcio Pep Guardiola, “le vittorie e i trofei vanno nella bacheche, le emozioni che trasmettono nelle persone restano per sempre”. E, riferendosi a Lopez, ha affermato che Tato ne ha trasmesse tante nel corso della sua carriera sportiva e, poi, si è reinventato perché così bisogna fare nella vita per essere, poi, esempio per gli altri. Horacio Tato Lopez, dopo aver ricordato la necessità di tanti suoi connazionali di lasciare le loro radici per cercare una vita migliore, come è stato costretto a fare anche Klaudio Ndoja, è partito dalla sua esperienza di giocatore professionista e dalla sua stagione italiana in una squadra di “periferia” che, però, «aveva grandi giovani giocatori, come Nando Gentile (presente all’incontro insieme a Manfredo Fucile, altro ex giocatore della Juvecaserta) ed Enzo Esposito, un grande allenatore come Boscia, un impianto come il Palamaggiò dove adesso preferisco non andare perché voglio ricordarlo come era ai mei tempi e non com’è adesso, e la migliore tifoserie d’Europa», fattori questi, che hanno portato alla grande storia della Juvecaserta.

Vairo-Farinaro-Ndoja-Lopez-Aita

Dopo questa intensa settimana di incontri, Conferenze stampa, etc…etc…la BLE Decò Juvecaserta si rituffa nel Campionato: infatti arriva la scatenata Liofilchem Roseto sulla strada degli uomini di Coach Sergio Luise che bisogna fermare a tutti i costi per continuare a sperare. A buon intenditor, poche parole!